LA RESA DELLA STATALE VERGOGNA NAZIONALE
Nicoletta Tiliacos
Il bollettino quotidiano dell’antisemitismo nazionale si arricchisce di un’altra fulgida pagina, per la gioia dei volenterosi sostenitori di Hamas che infestano indisturbati le nostre università. Alla Statale di Milano, dopo un crescendo di minacce, è stato annullato l’incontro organizzato per il 7 maggio dall’Associazione Italia-Israele di Savona e dall’Associazione milanese Pro-Israele, intitolato “L’unica democrazia del Medioriente. Israele fra storia e diritto internazionale”. Dopo la proiezione del docufilm “#NOVA”, sulla strage perpetrata da Hamas al Nova Festival il 7 ottobre scorso, avrebbero dovuto parlare il rettore, Elio Franzini, Hillel Neuer di UN Watch, gli storici Marco Cuzzi, docente della Statale, Alessandra Veronese, dell’Università di Pisa, e Alexandre del Valle. Troppo, per i militanti del pensiero unico antisemita, antisraeliano e antioccidentale che dettano le condizioni su chi ha o meno diritto di espressione negli atenei italiani. La presidente dell’Associazione Italia-Israele di Savona, Cristina Franco, ha giustamente rifiutato la proposta di trasferire online un incontro che doveva avvenire in un’aula dell’Università, e di fronte a una prospettiva da stato di assedio, con agenti anti-sommossa, uffici blindati e incolumità “non garantita” dalla Questura per relatori e partecipanti, ha deciso di annullare l’iniziativa.
Il 5 marzo scorso, la Statale di Milano aveva ospitato una trionfale passerella antisraeliana senza contraddittorio, ospiti d’onore Francesca Albanese, Moni Ovadia, Paola Caridi. Oggi tutto è ancora più chiaro: di Israele nelle università si può parlare, ma solo per dire che deve sparire.