SETTEOTTOBRE
L’ESPRIT DU TEMPS
Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.
Dora Anticoli
Niente è più come prima dopo il 7 ottobre.
Nei primi anni della mia infanzia a casa si parlava continuamente della Shoah, dei deportati della nostra famiglia e di come i miei genitori erano riusciti a nascondersi e a salvarsi. Tanto vivi erano quei racconti che atterrita immaginavo di vivere quegli attimi sempre in fuga perenne. A quel punto, però, mia madre riusciva a rassicurarmi dicendomi: “tranquilla, non succederà più! Ora esiste lo Stato di Israele e nessun ebreo avrà più da temere!“
Il 7 ottobre ha stravolto questa convinzione.
Gli israeliani, ebrei e non, sono stati torturati uccisi e deportati, portati via dalle loro case, ora come allora, con lo stesso desiderio di annientamento. E tutto sotto gli occhi del mondo, con prove e filmati usati dagli stessi terroristi come vanto. In quei momenti ho pensato che non gli israeliani, ma una coalizione di paesi occidentali sarebbe entrata a Gaza a liberarli vivi e morti. È accaduto il contrario, Israele difendendosi è stato criminalizzato.
Non è possibile farsene una ragione.
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