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IL 25 APRILE È NOSTRO

IL 25 APRILE È NOSTRO

Nicoletta Tiliacos

Dopo il 27 gennaio, giorno della memoria della Shoah ridotto a festival dell’antisemitismo, tocca al 25 aprile. Sappiamo cosa accadrà, nel mondo alla rovescia. A Porta San Paolo e in molti dei luoghi dove ci si raccoglierà per festeggiare la liberazione dell’Italia e dell’Europa dal nazifascismo, “antagonisti” e filopalestinesi proclameranno, affiancati alle tolleranti bandiere dell’Anpi, che Israele è nazista e che il sionismo è il cancro del mondo. Bandiere con la stella di David saranno bruciate, forse il giorno dopo qualcuno esprimerà un freddo rammarico, “ma che si pretende, a Gaza è in corso un genocidio… “.Di fronte allo scempio della verità rappresentato da tutto questo, non facciamoci rubare il 25 aprile. Questa data ci ricorda che è stato l’odio antisemita (la “dedizione estatica di Hitler all’uccisione degli ebrei”, ha scritto Fiamma Nirenstein) a gettare il mondo nella catastrofe della Seconda guerra mondiale. Un odio identico, modulato su un pentagramma bugiardo di contraffatti “diritti umani” e di “sionismo uguale razzismo”, prova ora a gettare il mondo in una nuova catastrofe. Gli studenti ebrei che dopo il 7 ottobre temono per la loro incolumità in Italia, in tutta Europa e in America, sono solo l’avanguardia di qualcosa che ci riguarda e che pagheremo tutti, se non ci batteremo per fermarlo.