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SETTEOTTOBRE: L’ESPRIT DU TEMPS – Francesco de Lorenzo

SETTEOTTOBRE

L’ESPRIT DU TEMPS

Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.


Francesco de Lorenzo

I quattro attacchi suicidi a opera di Al Qaida dell’11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti furono il punto storicamente più alto della strategia del terrore islamista.

Il 7 ottobre 2023, i terroristi di Hamas hanno cercato di contendere ad Al Qaida quel funereo primato, operando il peggior massacro di ebrei, in un solo giorno, dall’Olocausto.

Degna di rilievo l’assurda e paradossale coincidenza: in luogo della condanna dei terroristi islamici si sovrappongono campagne antisioniste e antiebraiche.

Dopo l’11 settembre, negli Stati Uniti (e non solo) vennero diffuse turpi e folli leggende sulla sospetta assenza di israeliti tra le vittime delle Torri Gemelle. Dopo il 7 ottobre e la reazione di Israele, altra e più malefica montatura contro lo Stato d’Israele, un odio feroce con il proposito di cancellare “l‘identità sionista” e contro il diritto di esistere dell’intero popolo di Mosè. Dopo l’11 settembre 2001, però, nessuno ebbe l’ardire di tifare apertamente per Al Qaida; mentre, dopo il 7 ottobre 2023, sedicenti “progressisti” o “liberals”, inneggiano a Hamas.

È doveroso e indifferibile contrastare pregiudizi, leggende e malsani ideologismi. Ritengo anche che i legittimi e i fondati “se” e “ma” sulle scelte discutibili di Netanyahu, debbano essere sospesi, in attesa dell’auspicata sollecita fine delle ostilità. Quando l’imprevedibile elevato rischio della guerra incombe, le armi della politica, purtroppo, cedono il posto alla politica delle armi.

Da parte mia piena solidarietà, ammirazione e affetto nei confronti del popolo di Israele, sentimenti che risalgono agli anni Sessanta, quando per un decennio ho collaborato con ricercatori israeliani, sulle frontiere più avanzate della Biologia Molecolare. Prima ai National Institutes of Health negli Usa, e poi al Weizmann Institute in Israele, subito dopo la guerra dei sei giorni nel giugno 1967. È stata questa una indimenticabile, esaltante esperienza. Conobbi, così, il grande coraggio e l’incredibile e immediata capacità di ripresa e di ritorno alla normalità del popolo di Israele.

Con entusiasmo e determinazione sin dall’inizio ho aderito all’Associazione Setteottobre.  Mi sono ritrovato con i carissimi Stefano e Anita e gli altri soci a essere schierato in difesa di Israele e del suo prezioso patrimonio umano e culturale. Parteciperò con grande interesse all’Assemblea del 9 settembre, con la speranza che la mobilitazione di noi tutti promuova un forte potenziamento e rilancio della Associazione Setteottobre.


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