SETTEOTTOBRE
L’ESPRIT DU TEMPS
Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.
Paolo Barbanti
Era un sabato mattina, al termine delle festività, un giorno di festa, di preghiera in una Nazione che è passata da essere “il Popolo della Bibbia” alla Start Up Nation, con una sua visione poliedrica che ha saputo mantenere un’identità storica ma con uno sguardo sempre rivolto al Futuro, un Futuro migliore…
Era un giorno da dedicare alla preghiera, al lavoro e al divertimento, a sud, nella fascia che lambisce Gaza le luci del mattino si aprivano a una nuova giornata nei campi e alle feste in un Festival con tanta gioventù libera e gioiosa…
Improvvisamente è arrivata la mattanza, degli assassini assetati di sangue sono entrati e hanno commesso uno scempio indicibile che il Mondo non ha voluto comprendere nella profondità del suo orrore. Sono entrati, hanno violentato, ucciso, squartato grembi di giovani madri, hanno messo nei forni bambini, hanno irriso, torturato e massacrato Persone. Entravano uccidevano, massacravano, filmavano e inviavano video come dei cacciatori di frodo vogliono immortalare le proprie prede… Quelle prede erano le stessa persone che vivevano vicino a Gaza e magari erano quelle che avevano portato i loro bambini a farsi curare negli ospedali israeliani… Un ORRORE indicibile, indescrivibile, la più grande tragedia dai tempi della Shoah…
È stato terribile, inumano, inconcepibile per qualunque mente umana ma… Israele ha saputo fare fronte comune, sono partite iniziative di solidarietà “attiva” raccogliendo cibo, vestiti, portando nei centri organizzati materiale per assistere, per sopravvivere, per aiutare le decine di migliaia di sfollati israeliani… Israele nella sua storia ha dovuto sperimentare sulla sua pelle il valore della tempestività e dell’efficienza operativa, i riservisti hanno risposto all’appello, le fila si sono rinsaldate ma…
Ma cosa ha fatto l’Europa? Cosa ha fatto l’ONU? Come abbiamo risposto?…
Gli equilibrismi hanno preso il sopravvento, l’equidistanza e i falsi distinguo hanno preso corpo, i “ma anche” che pensavo fossero confinati alla politica di bassa cucina dettavano le agende politiche quando invece occorreva prendere delle posizioni nette, dicendo subito da che parte stare, da quale parte stava la luce e dove invece il buio della violenza, dell’arretratezza culturale, delle barbarie… Anche il mondo della Cultura e dell’Università si è adeguato al “quieto vivere”, i comunicati della CRUI erano il frutto di equilibrismi, una cultura del Don Abbondio mentre altri Paesi come la Germania con i suoi centri di ricerca hanno rafforzato i rapporti di collaborazione con Israele, un Paese leader nella Ricerca. Le Università italiane hanno ospitato torme di scansafatiche che hanno scambiato le aule dello studio per luoghi per il campeggio, straparlando e inscenando manifestazioni rumorose per i media…
Il Sette Ottobre è una data che non dobbiamo dimenticare, è stata una tragedia umana, hanno trucidato le Persone e i nostri valori e questo non dobbiamo dimenticarlo ma le parole e le azioni possono fare tanto…
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