MILANO RITORNI UN ESEMPIO
Ilaria Borletti Buitoni
Per la seconda volta è stato sfregiato il murales dedicato a Liliana Segre e a Sami Modiano, a loro, vittime di deportazione.
A Milano, la stessa città che ha visto le bandiere di Israele bruciare e quelle di Hamas sfilare indisturbate mescolate in mezzo alle bandiere della pace.
La stessa città che per decenni è stata definita una “capitale morale” e che adesso, travolta dagli ultimi eventi, si ritrova scompostamente divisa in fazioni opposte e spesso violente e nella quale qualsiasi manifestazione contro l’antisemitismo deve essere protetta da decine di agenti di polizia per evitare pericolose e opposte incursioni.
La Milano in cui è nata e ha vissuto Liliana Segre con la sua famiglia.
Questa Milano, nella quale la comunità ebraica, a cui la nostra città tanto deve fin dalla Liberazione, si è sentita integrata e accolta.
Milano fiera di avere Liliana Segre tra i propri concittadini, soprattutto dopo la nomina a Senatrice a vita, che l’ha portata a girare tutto il Paese con la sua voce ferma contro qualunque tipo di violenza e discriminazione.
Milano – come è oggi: poco capace di indignazione, troppo capace invece di confondere i valori della solidarietà con quelli dell’aggressione – ritrovi intorno alla Senatrice Segre non solo la capacità di essere solidale ma anche quella di essere di nuovo un esempio di apertura e tolleranza, di integrazione e dialogo. Da milanese a milanese: grazie Liliana, tu ci aiuti a ritrovare la nostra anima civile una volta profonda e oggi smarrita e al tuo dolore di fronte a tanta ostilità i milanesi che amano veramente la loro città si uniscono senza esitazione!