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COMBATTERE L’ODIO VERSO GLI EBREI. RICOSTRUIRE I LEGAMI TRA EBREI E CRISTIANI

COMBATTERE L’ODIO VERSO GLI EBREI. RICOSTRUIRE I LEGAMI TRA EBREI E CRISTIANI

Stefano Parisi

La questione in gioco non è solo la sopravvivenza di Israele e la libertà per gli ebrei, in gioco ci siamo noi, la nostra vita, la nostra libertà.  L’odio verso Israele e verso gli ebrei, che l’Islam radicale, con la sua violenza disumana, ha portato al cuore di Israele e che coltiva tra i giovani musulmani, reclutando odiatori, martiri, terroristi, trova ampio e continuo consenso in occidente, nelle nostre opinioni pubbliche, nelle nostre élite.

La crescente violenza antisemita viene, nella migliore delle ipotesi, sottovalutata se non assecondata da accademici, opinion leader, media.  In questo clima una sparuta dichiarazione che condanna gli atti di antisemitismo fa notizia.  

La propaganda antisemita, ormai libera da qualunque pudore, trova ampio spazio nei luoghi dove si crea la cultura della nostracomunità.  Il Giorno della Memoria diviene momento per celebrare l’odio verso gli ebrei, finalmente trasformati in carnefici.  Poter dire che Israele sta facendo ai palestinesi quello che Hitler ha fatto agli ebrei, libera tutti dal senso di colpa della Shoah e libera il sentimento di odio verso gli ebrei. 

Ma quell’odio ha radici profonde.  Era nascosto nei fiumi di retorica di condanna della Shoah, era soffocato dalla “pena” per gli ebrei morti, ma riemerge quando gli ebrei creano un loro stato, potente, dinamico, aperto, democratico, che dona al mondo eccellenze tecnologiche, eccellenze intellettuali, ricchezza e, soprattutto, sicurezza.

E quell’odio per un paese vivo, modello di democrazia, per una religione viva, che mette al centro l’uomo e la sua libertà, è l’odio verso di noi, la paura della nostra libertà, è l’odio di sé che sta demolendo l’occidente.

La guerra in Medio Oriente è una guerra che non ha obiettivi territoriali né economici, è una guerra mossa solo da odio dell’Islam radicale verso gli ebrei e verso i cristiani. È una guerra mossa dall’odio religioso.

Non se ne parla mai, ma sono migliaia i cristiani che vengono uccisi per mano dell’Islam radicale in paesi dimenticati dai media occidentali. 

Nelle scuole e nelle università stiamo rischiando di perdere intere generazioni, sottoposte alla prepotenza della propaganda antioccidentale.  In quei luoghi gli ebrei non possono parlare, e i cattolici sono in un angolo, muti, privati dalla possibilità di vivere la loro comunità.

È urgente ricostruire i legami tra ebrei e cristiani per salvare le nostre democrazie.  È urgente che i cattolici si mobilitino per difendere gli ebrei, per difendere sé stessi, per difendere la nostra democrazia.