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LA TRAGEDIA SI RIPETE

LA TRAGEDIA SI RIPETE

Daniele Renzoni

Oggi si chiamiamo troll in passato erano i pamphlet o libelli per diffondere antisemitismo. I più sofisticati arrivano sempre dalla stessa area geografica, la Russia. Nei primi anni del ’900 la polizia segreta zarista, l’Ochrana, costruì un falso documento per accreditare una fantomatica cospirazione ebraica e massonica che aveva come obiettivo impadronirsi del mondo. Quel pamphlet o libello ebbe una vasta notorietà nell’Europa di allora percorsa da un’ondata di odio antisemita. Il titolo era: “I protocolli dei Savi di Sion o dei Savi anziani di Sion”. Ci volle del tempo per smascherare la montatura, nel frattempo pogrom nell’impero russo e persecuzioni a ovest hanno avuto terreno facile di coltura.

È incredibile come più di un secolo dopo si ripropongano gli stessi metodi per alimentare l’antisemitismo in tutto il mondo. Perché oggi con la tecnologia di internet i “falsi” non hanno più confini.

Leggo, da una corrispondenza dall’Ucraina di Federico Fubini del Corriere della Sera, che attraverso Telegram e Tik Tok i troll di Mosca “ripetono, martellanti, che Zelensky e il suo braccio destro Andryi Yermak, entrambi ebrei, vogliono la guerra a oltranza in modo che muoia il maggior numero possibile di ucraini e si crei così spazio per un altro Stato ebraico”. Lo chiamano “Progetto Nuova Gerusalemme”.

Quanto tempo ci vorrà per smascherare anche questa montatura? Intanto, spero che se ne tragga lezione per capire che i due conflitti in corso, l’invasione russa dell’Ucraina e la guerra dichiarata da Hamas a Israele lo scorso 7 ottobre, hanno la stessa finalità, attaccare l’Occidente, distruggere il nostro sistema di valori, rendere imbelli le democrazie per sostituirle con autocrazie politiche e fondamentaliste.

Marx sosteneva che la storia si ripete due volte, la prima come tragedia, la seconda come farsa.

Possiamo permetterci di aggiornare la massima del filosofo tedesco?

Quando nella storia si ripete una tragedia è sempre tragedia!