COMUNICATO STAMPA
No al riconoscimento di uno Stato palestinese da parte dell’Onu
Premio per i terroristi di Hamas
I 193 Stati membri dell’Onu sono chiamati a pronunciarsi il 10 maggio in Assemblea plenaria sul riconoscimento della Palestina come Stato membro a tutti gli effetti delle Nazioni Unite.
Lo scorso 18 aprile, solo il veto degli Stati Uniti aveva impedito che il Consiglio di Sicurezza approvasse quella decisione, ma i sostenitori del riconoscimento dello Stato Palestinese, sicuri di contare su una larga maggioranza in Assemblea, vogliono a tutti i costi riportarla in discussione al Consiglio di sicurezza.
L’Italia, così come tutti i Paesi democratici, non può prestarsi a questo gioco, che è il gioco di Hamas. Riconoscere oggi uno Stato Palestinese significherebbe premiare una politica terrorista, culminata nel pogrom del 7 ottobre 2023, significherebbe premiare chi continua a tenere in ostaggio civili israeliani inermi, significherebbe attribuire all’assassino Sinwar il ruolo di statista, significherebbe ignorare che il 70 per cento della popolazione palestinese plaude al terrorismo e pensa che Israele vada cancellato con ogni mezzo, significherebbe piegare il capo di fronte all’Iran, grande sponsor di Hamas e del suo progetto genocida e antisemita.
L’associazione Setteottobre auspica che il voto italiano alle Nazioni Unite, il 10 maggio, dica un chiaro “NO” al riconoscimento di uno Stato Palestinese. In questo momento, esso andrebbe in direzione opposta alla pace, porterebbe nuovi lutti e nuovo terrore in Medioriente e soprattutto comprometterebbe quel negoziato diretto tra le parti che è l’unica via per garantire la sicurezza e il riconoscimento da parte palestinese del diritto dello Stato di Israele all’esistenza, così come stabiliscono le risoluzioni dell’Onu e gli accordi di Oslo.