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SETTEOTTOBRE: L’ESPRIT DU TEMPS – Davide Romano

SETTEOTTOBRE
L’ESPRIT DU TEMPS

Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.


Davide Romano

Subito dopo il 7 ottobre, sono iniziati gli attacchi agli ebrei di tutto il mondo. Prima ancora della reazione israeliana. Questo vuole dire che – contrariamente alla logica occidentale che vede in un atto terroristico l’orrore – qualcuno si è esaltato per quel massacro, per gli stupri di donne e per le uccisioni di bambini israeliani. Del resto, le abbiamo viste le manifestazioni di gioia, le facce soddisfatte. Anche tra i nostri colleghi e amici, non sono mancate frasi inquietanti. 

La cosa più folle è stata vedere come le stesse persone che giustamente difendevano i musulmani europei dalle violenze anti-islamiche dopo i grandi attentati terroristici dell’11 settembre o del Bataclan, quando è stata la volta di difendere gli ebrei europei dagli attacchi, si sono voltate dall’altra parte. Al massimo hanno detto: “è colpa di Netanyahu se c’è antisemitismo”. Questo è il vero bilancio del 7 ottobre in Occidente. Sionisti ed ebrei non sono mai stati così soli dal dopoguerra. Ed è stata soprattutto la sinistra a tradirci. E la destra? Certo, non ci demonizza come la sinistra ma dal 7 ottobre ad oggi non c’è stato un provvedimento legislativo volto a punire con più vigore la predicazione d’odio, la propaganda antisionista, quei propal che manifestano a volto coperto, o quelle università che creano antisemitismo insegnando falsità totali su Israele. 

Temo che in tanti, in troppi, non abbiano ancora capito che chi attacca gli ebrei rappresenta una minaccia per la democrazia e per tutto l’Occidente. Gli ebrei possono essere i primi ad essere attaccati ma non sono mai gli ultimi. Dal nazismo al comunismo, passando per i regimi islamici, le violenze delle dittature hanno sempre trovato, dopo gli ebrei, nuovi nemici: dagli atei ai cristiani. E’ tempo che le democrazie corrano ai ripari, prima che sia troppo tardi.


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