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SETTEOTTOBRE: L’ESPRIT DU TEMPS – Denise Pardo

SETTEOTTOBRE

L’ESPRIT DU TEMPS

Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.


Denise Pardo

Il 7 ottobre non ha provocato solo orrore, dolore, angoscia, choc per un’azione disumana, vile, disgustosa. A latere ha anche ucciso il profilarsi di una speranza, di una possibile visione nuova, di un acquietamento per un mondo migliore in un pezzo di mondo martoriato dall’accanimento e dall’odio. 

Non ci sono. Non ci sono parole adatte che possano davvero raccontare cosa è stato il 7 ottobre, cosa ha significato il dramma degli ostaggi e delle famiglie e gli stupri, le torture, la crudeltà oltre l’assassinio, l’accanimento su cadaveri di vittime innocenti e.… tutto quello a cui purtroppo abbiamo assistito, di cui abbiamo letto. 

Era l’epigono di mesi che potevano diventare storici. Mesi in cui Israele e il mondo arabo stavano aprendo le porte a accordi, riconoscimenti, trattati. Come la firma dello storico accordo di Abramo, Usa, Emirati Arabi, Bahrein siglata alla Casa Bianca che segnalava la normalizzazione del rapporti tra questi Stati. E si lavorava anche con l’Arabia Saudita e il Sudan. 

Ricordo ancora l’emozione che provai quando arrivò la notizia del primo volo degli Emirates da Tel Aviv ad Abu-Dhabi, e da Riad a Tel Aviv. Un avvenimento storico. Chi poteva mai immaginare che potesse succedere? Ricordo che mi vennero le lacrime agli occhi – non mi vergogno a dirlo – perché avevo pensato che chissà, i nemici più acerrimi stavano arrivando a consigli più miti anche per i grandi affari in ballo… E forse anche questo ha portato al 7 ottobre.

Quel maledetto sabato ha fatto da detonatore a quello che non muore mai, nonostante secoli di pogrom, persecuzioni, la Shoah. È sempre colpa degli ebrei. Il 7 ottobre ha permesso che l’antisemitismo riaffiorasse e fosse sdoganato, avesse addirittura dignità. Eppure, solo qualche tempo fa sarebbe stato condannato. Forse era il pensiero di molti anche prima ma la vergogna di esprimerlo era più forte perché la reazione della società sarebbe stata diversa da quella di oggi. Non ci sono state per il 7 ottobre manifestazioni di solidarietà a Israele e alle sue vittime nemmeno dalle donne per le donne. A quanto pare, la solidarietà abita solo da una parte e non dove c’è Israele.


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