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SETTEOTTOBRE: L’ESPRIT DU TEMPS – Georgia Gaida

SETTEOTTOBRE
L’ESPRIT DU TEMPS

Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.


Georgia Gaida

Cosa è cambiato dallo scorso sette ottobre? Principalmente la sensazione che ci sia stato un “prima del sette ottobre” e poi un “dopo”, e che in quel giorno, oltrepassando un punto di non ritorno, l’umanità intera abbia perso quel poco che restava della propria innocenza dopo la catastrofe del secondo conflitto mondiale. Faticosamente abbiamo cercato di ricostruire la fiducia nell’uomo basandoci sui valori che credevamo fossero largamente condivisi e che potevano rappresentare le solide fondamenta di una nuova civiltà: la cooperazione verso nuovi orizzonti di pace, i principi della democrazia, la diffusione del concetto di uguaglianza fra tutti gli esseri umani, la valorizzazione delle diversità, la sacralità e l’inviolabilità del corpo umano. Ma il genocidio del sette ottobre ci ha rivelato una tragica verità: che ci eravamo illusi. Il passato è una fenice che risorge, ed è tornato a minacciarci con il suo carico di odio e di violenza disumana che in breve tempo ha alterato anche l’indiscusso significato morale di determinate parole e concetti fino a sottrarci addirittura il comune terreno di dialogo: parlare delle ultime notizie da Israele può diventare divisivo persino all’interno delle stesse famiglie e fra gli amici più cari. Ci sentiamo disorientati, pervasi da un continuo senso di vertigine, rabbia, frustrazione e incredulità.
Ma anche qualcosa di positivo è accaduto: per difendere Israele (e i valori universali che rappresenta) dalla menzogna e dalla disinformazione, abbiamo creato nuovi e inaspettati legami, approfondito le nostre conoscenze e trovato nuove modalità di diffusione delle stesse. La forza di non farci travolgere dall’odio la troviamo nei volti delle vittime del genocidio del sette ottobre e dei valorosi soldati che hanno perso la vita in questa orribile guerra contro il terrorismo; resistiamo alla disperazione ricordando costantemente gli ostaggi ancora prigionieri nelle viscere di Hamas, combattendo con grande impegno affinché avvenga al più presto il loro rilascio. Il coraggio lo prendiamo dai giovani, meravigliosi soldati e soldatesse che hanno dimostrato di non essere da meno dei loro padri e dei loro nonni, mentre combattono a costo della vita per la sopravvivenza della loro, della nostra amata terra.



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