SETTEOTTOBRE
L’ESPRIT DU TEMPS
Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.
Iuri Maria Prado
Bisogna difendere Israele anche – direi soprattutto – quando “sbaglia”. Anche quando il suo governo commette tragici errori o perfino illeciti. Anche quando il suo esercito conduce malamente le proprie operazioni. Bisogna difendere Israele – tanto più – in tutti questi casi perché gli errori e gli illeciti di cui può rendersi responsabile Israele non sono la materia di una requisitoria contro questa o quella scelta politica, contro questa o quell’iniziativa di governo o militare: sono la materia adoperata per incolpare il popolo ebraico, lo strumento per giustificarne l’aggressione, l’insulto, la disumanizzazione.
La denuncia della dichiarazione spropositata del ministro fondamentalista non è rivolta a reclamare che il governo di Israele si dia una compagine migliore: è rivolta a dimostrare e a condannare la malignità del popolo ebraico che si esprime per il tramite di quel ministro. Una proposta di riforma legislativa controversa non è contestata affinché l’ordinamento israeliano non ne sia turbato: è contestata per documentare l’attitudine ebraica alla soluzione antidemocratica. La conferenza stampa del plenipotenziario della Difesa che annuncia il taglio degli aiuti – peraltro mai avvenuto – non è denunciata come fattispecie di violazione del diritto internazionale e umanitario, ma come fenomeno della propensione aguzzina del popolo ebraico.
Difendere Israele dal tratto obliquo e strumentale delle accuse rivolte apparentemente a censurarne gli errori e i presunti illeciti, e in verità dirette a fare di questi altrettante colpe ebraiche, non significa assolvere Israele dalle proprie responsabilità. Significa combattere chi usa la colpa israeliana contro il popolo ebraico. Significa aver compreso che cosa davvero ammanti la denuncia di questo o quell’errore, di questo o quell’illecito imputato a Israele: l’idea che Israele sia l’ultima colpa degli ebrei. Non per ciò che fa. Ma perché è e non rinuncia a essere.
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