SETTEOTTOBRE
L’ESPRIT DU TEMPS
Tra poco sarà un anno dal pogrom con cui Hamas ha dichiarato guerra a Israele e all’Occidente. L’Associazione Setteottobre, nata in Italia per combattere l’antisemitismo risorgente nelle nostre società, ha deciso di avviare una riflessione su che cosa è cambiato, dopo il 7 ottobre del 2023, nelle nostre vite individuali e nella vita collettiva.
Manuel Valls
Non tacere e resisti.
È stato grazie al ‘mai più’ che dopo la Seconda Guerra Mondiale il mondo ha riaperto gli occhi. La mia generazione è stata segnata dagli scritti di Primo Levi, Elie Wiesel e Jorge Semprún. E adesso passato e presente si scontrano. Perché a un anno dagli attentati del 7 ottobre 2023 in Israele, è un terribile ‘mai più, ma…’ che dobbiamo combattere. Sconvolti. Eravamo tutti sconvolti dopo il 7 ottobre. Sconvolti dalle atrocità commesse contro il popolo di Israele, affamato di libertà, democrazia e profondamente desideroso di pace. Sconvolti dalla disgustosa sete di sangue, dall’orgia omicida e dalla follia ubriaca dei terroristi di Hamas che negano ogni forma di umanità, violentano, umiliano, massacrano donne, neonati, anziani. Sconcertati dalla portata delle ripercussioni che questo pogrom con intento genocida ha causato in tutto il mondo.
Un’ondata senza precedenti di disinformazione e di odio nei confronti degli ebrei si è diffusa nel paese, cercando di trasformare le vittime in carnefici e Israele nell’eterno colpevole per delegittimare la sua stessa esistenza. L’antisionismo si è così trasformato nell’antisemitismo democratico reso accessibile a tutti, come Jankélévitch aveva predetto nel 1967. Il massacro ha ricondotto gli ebrei alla percezione di insicurezza ontologica che non era stata risolta né dalla nazione israeliana né dalla memoria la Shoah.
Molti hanno negato e continuano a negare il male, quando addirittura non lo avvallano. All’antisemitismo secolare, sia cristiano che di estrema destra, si è aggiunto l’odio per gli ebrei e l’odio per Israele, che ormai si mescolano, sfruttati da chi si dichiara di sinistra. La bandiera palestinese è diventata lo stendardo di tutti coloro che rifiutano i valori universali per giustificare la loro alleanza con l’islamismo.
Di fronte a quest’ultimo, l’Europa e Israele sono in prima linea. Un europeo non dovrebbe più tacere perché il 7 ottobre è stata presa di mira una nazione democratica, gli ebrei sono stati massacrati, l’umanità è stata colpita. Un cittadino europeo non dovrebbe più tacere perché, dopo l’11 settembre 2001 e gli attentati di Parigi del 2015, il 7 ottobre esprime una vera e propria lacerazione della nostra civiltà. Si è palesato un odio per i nostri valori repubblicani e umanisti e la guerra esistenziale condotta dall’islamismo si è propalata fino a noi. Dobbiamo essere lucidi. Non dobbiamo tacere ma indicare il male e combatterlo.
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